Street food
Per conoscere appieno Palermo non basta ammirare le sue bellezze o passeggiare per i suoi quartieri più
famosi, bisogna anche assaggiare il suo cibo tipico.
Lo street food palermitano, in particolare, è famoso in tutto il mondo ed è il simbolo distintivo
dell’accoglienza e della cucina siciliana.
Passeggiando per le vie del centro storico sarete attratti da odori molto diversi, provenienti da venditori
ambulanti o piccole botteghe.
Arancina
Le arancine (rigorosamente al femminile, per i palermitani) sono le regine dello street food palermitano e
sono famose non solo in tutta Italia, ma anche nel mondo. Per quei pochi che non sapessero cos’è
un’arancina, si tratta di una palla di riso ripiena, impanata e poi fritta. Possono contenere diversi ripieni, i
più tradizionali sono con la carne (ragù) e al burro (con burro, mozzarella e prosciutto), ma le varianti
(anche quelle più creative ed azzardate) si sprecano: al salmone o alla salsiccia, con i funghi oppure con
gli spinaci fino ad arrivare persino al cioccolato. Vi suggerisco alcuni posti dove potete provarle :
Touring Cafè Beach – Viale Regina Elena 17, Mondello (PA); Friggitoria Arianna – Via Porta Carini 51,
Palermo; Sfrigola – Corso Calatafimi 11, Palermo oppure Via Maqueda 223, Palermo.

Pane cà Meusa
Il vero simbolo dello street food palermitano: il pane cà meusa. Stiamo parlando di un semplice ed umile
panino farcito con milza e polmone di vitello cotti nello strutto.
Le varianti tradizionali del panino sono due: quello “schietto” (condito solo con il limone), e quello
“maritato” (con l’aggiunta di scaglie di caciocavallo stagionato). “Maritato” perché la presenza delle scaglie
del formaggio rimandano al velo bianco della sposa. Che fantasia e che poesia noi siciliani eh!
I posti consigliati dove poterli mangiare sono: Pani ca Meusa Porta Carbone – Via Cala 62, Palermo;
‘Nino u’ Ballerino – Corso Finocchiaro Aprile 76, Palermo e anche a Piazza Indipendenza;
‘Nni Francu u’ Vastiddaru – Via Vittorio Emanuele 102, Palermo.
Pane Panelle e Crocchè
I panini con le crocchè di patate rappresentano lo street-food più antico e tradizionale della città di Palermo.
Comunemente servite insieme alle panelle (quadratini fritti fatti con farina di ceci), sono molto popolari e
piacciono sia ai palermitani che ai turisti che vengono in vacanza a visitare la città.
Sfincione
Non è il Paradiso, ma quasi: è lo sfincione, cosparso di salsa di pomodoro, cipolle stufate, origano,
caciocavallo, acciughe e pangrattato; talvolta capperi o olive. È un piatto povero della cucina tradizionale
palermitana, nasce come rivisitazione del pane comune per i giorni di festa. Lo potrai gustare in giro per la
città comprandolo dagli sfincionari ( venditori ambulanti) oppure in un qualsiasi panificio della città.
Stigghiola
Quando ci si chiede cosa mangiare a Palermo non si può non assaggiare questa pietanza molto strong nel
gusto, solo per stomaci forti.
Le stigghiola sono budella di vitello arrostite sulla brace per le vie di Palermo. In questo caso non ti consiglio
un posto in particolare perché ancora non ho trovato un venditore ambulante migliore di un altro.
Troverai questa pietanza un po’ dappertutto in giro per la città, soprattutto nei mercati.
Altri piatti
Pasta con le sarde
La pasta con le sarde è un classico della cucina siciliana, originale per l’accostamento dei suoi ingredienti
così diversi e contrastanti, ma così bene armonizzati fra loro da dare all’insieme quel gusto inconfondibile,
che lo ha reso uno dei più rappresentativi della nostra cucina.
L’aroma fresco e selvaggio del finocchietto che avvolge quello forte delle sarde, la nota speziata data dallo
zafferano e quella dolce della “passolina” (una varietà di uvetta piccola e leggermente acidulata) e dei pinoli,
creano un condimento dal sapore unico, che ben si sposa con i bucatini, pasta che dà al piatto la giusta
“rilevanza”. E’ tradizione palermitana preparare questo squisito piatto soprattutto per la festa di San
Giuseppe.
Anelletti a forno
Quando a Palermo si parla di “a pasta o furnu”, la pasta al forno, il riferimento inequivocabile è agli anelletti,
il tipico formato di pasta della tradizione gastronomica locale. Anelletti conditi con l’altrettanto tipico ragù
siciliano, contraddistinto dall’immancabile presenza dei pisellini, e con altri ingredienti che spesso variano
da zona a zona e persino da famiglia a famiglia.
La variabilità degli ingredienti deriva soprattutto dall’origine del piatto, che nasceva come uno svuota
dispensa per evitare gli sprechi.
Cannolo
Un capolavoro di pasticceria! Il cannolo siciliano è fra i più famosi prodotti dell’arte dolciaria della nostra
bella Sicilia, un vero peccato di gola al quale è difficile resistere.
Il nome “cannolo” sembra derivi dalla pasta del dolce che in passato, prima delle moderni leggi in materia di
igiene, veniva arrotolata su piccoli cilindri ottenuti ritagliando normali canne di fiume.
Questo dolce un tempo veniva confezionato solo in occasione del carnevale, oggi invece come tutte le nostre
golosità, anche questo semplice ma fantastico dolce, si può trovare tutti i periodi dell’anno per la delizia dei
nostri palati.

Cassata siciliana
Regina incontrastata della pasticceria siciliana, conosciuta in tutto il mondo come uno dei migliori dolci
italiani, la cassata è una vera icona delle feste, soprattutto a Palermo.
Una torta tradizionale che è un trionfo di zuccheri, miscelati alla perfezione per stare in equilibrio tra loro.
Una base di Pan di Spagna fa da contraltare a strati di ricotta di pecora dolce, pasta reale e frutta candita.
Sulle origini della cassata siciliana fioccano pareri diversi, ma l’opinione più diffusa è che sia un dono dei
pasticceri arabi, presenti in Sicilia tra il nono e l’undicesimo secolo.